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Anno x° - Numero xx
CONVEGNO NAZIONALE SU "ARTE, MUSEI E BAMBINI?" A SELLA DI LODRIGNANO

a cura di Associazione Muse
 
"Arte, Musei e Bambini?", il Convegno nazionale tenutosi sabato 24 agosto a Sella di Lodrignano, presso la sede della Collezione Civica d'Arte Contemporanea del Comune di Neviano degli Arduini (Parma), si è concluso con l'apporto di 15 relatori per un totale di 13 relazioni.
La giornata di lavori è stata organizzata dall'Associazione "MUSE Arte Contemporanea" e dal Comune di Neviano degli Arduini, con il patrocinio di Provincia di Parma, Comunità Montana Unione dei Comuni Parma Est e Camera di Commercio di Parma, e con la collaborazione del Sistema Museale della Provincia di Parma, del Laboratorio per la Valorizzazione dell'Appennino Parmense, dell'Associazione Borghi Autentici d'Italia, della ditta Silvi Service e delle Associazioni Culturali "Remo Gaibazzi", "Il Camino", "Ermo Colle" e "Scenari Armonici". Tema del Convegno, dopo "L'Arte Contemporanea in Montagna ... ?" della scorsa edizione, è stato il rapporto tra lo spazio pubblico e i Bambini. Obiettivo era quello di dimostrare ad amministratori e operatori del settore che uno spazio pubblico adeguato ai Bambini è migliore anche per gli adulti, per cui sono state presentate alcune delle migliori pratiche italiane che in tutti i settori hanno applicato questo principio.
Il Convegno era inserito nel cartellone del Festival di Arti Contemporanee denominato ''ArtisticaMenteContemporanea, Idee, Artisti e Arti Contemporanee" che si è tenuto nel Comune di Neviano tra venerdì 23 e domenica 25 agosto. Il primo intervento, di natura introduttiva, ha spiegato le molteplici ragioni del Convegno, in cui la parola "Musei" era intesa più in generale come "luoghi pubblici" esemplari di ciò che si voleva dimostrare, ossia che oggi, nella maggior parte dei casi, lo spazio pubblico è pensato senza considerare le esigenze dei più piccoli, arrecando in questo modo danni anche agli adulti.
Il Museo, infatti, che è molto frequentato dalle scuole in quanto sede di cultura e conoscenza per antonomasia, si trasforma in realtà in luogo di negazioni e impedimenti per la mentalità con la quale viene normalmente gestito ("non toccare, non parlare, non correre, non fotografare ... "), tradendo lo scopo culturale per cui noi adulti pensiamo sia utile.
Allo stesso tempo, però, il messaggio didattico passa impoverito anche per l'adulto, che spesso non ha gli strumenti per comprende il linguaggio tecnico delle spiegazioni, che perde tutta una serie di informazioni esperienziali e tatti li e che prova noia per come il Museo è confezionato (non è un caso che normalmente il book shop sia invece un luogo pubblico costruito in modo diverso dal punto di vista del tasso di allegria che contiene, pur essendo il messaggio rivolto agli adulti).
"Arte" è invece la parola chiave della trasformazione dello spazio pubblico a misura di Bambino in funzione anche dell'adulto, perché è attraverso la creatività dell'uomo che grafica, design, architettura, idee ed estetica si esprimono, essendo l'Artista l'anello mancante tra il Bambino e l'adulto (esemplare è stato, da questo punto di vista, l'intervento illustrativo del parco giochi di Mirandola in cui l'artista Gianni Colombo ha realizzato alcuni semplici scalini inclinati, facendo vivere un' esperienza del corpo e dell'equilibrio che piace molto ai Bambini e ai loro genitori).
Negli ultimi decenni, fortunatamente, stanno tuttavia fiorendo in Italia e all'estero numerose esperienze che stanno modificando la situazione, pur essendo il loro percorso ancora lento e scarsamente riconosciuto. Alcune di queste, in numerosi settori (addirittura una delle principali chiese di Forlì ha tre cavallini a dondolo al suo interno), sono state invitate a relazionare per portare concretamente esempi attuativi (grandi e piccoli) agli amministratori e agli operatori del settore.
L'Ospedale dei Bambini di Parma ha dimostrato che quello spazio pubblico, normalmente luogo delle paure e della sofferenza, se costruito con l'ottica del professionista applicata alla psicologia del Bambino, non solo lo aiuta a vivere meglio la malattia quale esperienza normale della vita, ma aiuta anche i genitori a superare il momento difficile. l'ingresso in Ospedale attraverso il "Giardino dei Sorrisi", un parco giochi che consente al piccolo di fare un giro sullo scivolo, magari al contrario, prima di andare in ambula- torio, agevola il suo approccio con l'Ospedale e la sua predisposizione alla guarigione; il fatto di avere un team di ragazzi che giocano con lui nel suo letto, delimitato come se fosse la sua tana, e con gli accorgimenti che rendono quello spazio "suo" per tutto il tempo della degenza, i colori e il viaggio con la macchinina da un piano all'altro della struttura per andare in sala operatoria, piuttosto che il gioco della Risonanza Magnetica o la scuola che continua anche in Ospedale, tutto concorre ad aiutare tanto il piccolo malato quanto i genitori. La maggior parte di questi accorgimenti, infine, applicati qui pensando ai Bambini, aiuterebbero in realtà anche qualsiasi malato adulto: anche al malato adulto, per esempio, farebbe piacere vivere il ricovero in stanze colorate e luminose che evocano la propria casa. Il concetto secondo il quale lo spazio pubblico pensato per i Bambini è migliore anche per gli adulti ha informato anche l'intervento che ha illustrato il quartiere "Coriandoli ne, le case amiche dei bambini e delle bambine" di Correggio (Reggio Emilia): a seguito di uno studio durato un decennio, è stato elaborato un manifesto delle esigenze abitative dei Bambini ed è stato realizzato un quartiere colorato in cui un grande serpente mangia le macchine, in cui i garage sono sepolti da una collina che diventa la "Caverna palestra", in cui i lampioni sono uccelli, in cui le case sono dipinte con alberi e bambini, in cui c'è il "prato dei Mostri che ridono", in cui gli appartamenti hanno gli atelier per la creatività, l'ascensore ha gli specchi deformanti e dal quarto piano è possibile scendere anche con lo scivolo. Una situazione abitativa di questo tipo, pensata dalle esigenze dei Bambini, si trasforma però in un luogo piacevole anche per gli adulti che, attraverso i pensieri dei figli, combattono meglio di altri lo stress della giornata, indubbiamente fanno lo scivolo anche loro (magari quando nessuno vede) e combattono, attraverso i colori, anche la malavita che si insinua nel degrado. Non solo, ma lo spazio pubblico, se adeguato alle esigenze dei Bambini, diventa più funzionale anche dal punto di vista conoscitivo e didattico per gli adulti: un messaggio complesso comunicato a una grande platea normalmente viene percepito in maniera difforme dai singoli soggetti in base alla propria provenienza culturale, generando spesso anche incomprensioni; quando invece il messaggio viene elaborato per essere rivolto ai Bambini, gli adulti lo comprendono tutti alla stesso modo, o per lo meno la percentuale di efficacia del messaggio è maggiore. Ecco che allora anche la carta stampata diventa un luogo pubblico che, se adeguato ai Bambini, funziona meglio anche per gli adulti.
Si è portato l'esempio di Popotus giornale di attualità per Bambini allegato de L'Avvenire.
I titoli, però, vanno da Obama alle scoperte archeologiche in Egitto, dalle bombe di Boston a Papa Francesco, dalla vita su Marte alle tematiche sociali.
C'è tutto quello che serve ai grandi, ma spiegato con  terminologie  più semplici e in maniera riassuntiva, producendo, per l'adulto che lo legge, un panorama di conoscenza molto più  ampio rispetto al quotidiano tradizionale,  di  cui  si  leggono  quasi   solo   i   titoli.
tradizionale, di cui si leggono quasi solo i titoli.
Con la formula di Popotus, invece, la forma accattivante e riassuntiva accompagna l'adulto nella lettura del tutto, nella consapevolezza di avere poi gli strumenti utili all'approfondimento.
Se dunque la comunicazione è più funzionale all'adulto quando improntata alle esigenze dei Bambini (dando sempre per scontato il riferimento al pubblico non professionista), diventa utile anche avere Musei che raccontino storie facendosi aiutare da personaggi costruiti ad hoe: dal Vasco dell'Oceanario di Lisbona (Vasco da Gama), discende l'Ardui no (Arduino della Palude) che racconterà la Collezione Civica di Sella di Lodrignano. Questi personaggi colorati accompagnano il visitatore e raccontano in maniera semplice i concetti fondamentali che devono diventare, per essere utili, patrimonio del fruitore.
Sono su questa linea i Musei per Bambini che stanno sviluppandosi in Italia attraverso variegate quanto interessanti iniziative, o quei musei che pur non avendo connotazioni particolari nel nome, applicano però il lato ludico, tattile e goliardico al loro metodo comunicativo (allo Jorvik Viking Cenere di York, si entra nel museo attraverso un simulatore che riporta indietro nel tempo, una giostra accompagna poi nel mondo dei Vichinghi e riconduce ai giorni nostri, per poi terminare con personaggi in costume che spiegano, coniano monete e invitano a provare gli oggetti esposti attraverso fedeli ricostruzioni). Al Convegno erano presenti tre realtà di alto livello del nostro paese nel settore "Musei per Bambini", tutte e tre con differenti modalità di approccio ma accomunate dalle esperienze laboratoriali che fortunatamente molti musei stanno inserendo nei propri programmi: il Muba, il Museo dei Bambini di Milano, si è specializzato su questo tipo di attività non avendo, fino alla data del Convegno, una sede nella quale fare anche esposizioni; il Pinac, la Pinacoteca di disegni di Bambini di Rezzato (Brescia), inoltre, possiede ed espone, centinaia di disegni di Bambini provenienti da turco il mondo; il Museo per Bambini di Siena, invece, oltre alle attività didattiche espone e lavora su opere di artisti famosi del passato e del presente funzionali alla didattica per Bambini (e per gli adulti non specialisti).
Perché l'approccio alla progettazione di qualsiasi cosa pubblica avvenga nel rispetto del principio base secondo il quale un luogo pubblico pensato per i Bambini è migliore anche per gli adulti, è necessario che questa visione diventi normale nella forma mentis di chi organizza o decide. Ecco perché alcune iniziative, apparentemente più piccole e semplici, sono in realtà fondamentali: sotto al carrello di Piacenza un'insegna recita "Città a sostegno dei Bambini", sotto al cartello di Lesignano de' Bagni (Parma) un'insegna recita "La Città dei Bambini", a Montecchio Emilia una rotatoria reca scritto "La Rotonda dei Bambini", il Comune di Pesaro organizza, quale evento di punta del suo Assessorato al Turismo, la "1/2 Notte bianca dei Bambini", tutti esempi che in diverso modo mettono l'accento pubblicamente sull'importanza che quella società dedica ai Bambini, al proprio futuro e ai servizi alle giovani coppie.
Attraverso queste dichiarazioni pubbliche si può incidere sulla forma mentis delle persone per aiutarle a tenere sempre presenti questi aspetti nel momento della progettazione, per il bene di rutta la comunità.
L'operazione è ben simboleggiata da un intervento artistico di elevatissima caratura di Alberto Garutti, che ha collegato i lampioni del ponte sul Bosforo di Istambul, luogo simbolo anche per la connessione tra i due continenti, al reparto di maternità dell'Ospedale della città: quando un Bambino nasce il genitore preme un interruttore che modifica per un attimo l'intensità di luce dei lampioni, annunciando all'Europa e all'Asia, e simbolicamente a tutto il mondo, la nascita di un nuovo cittadino,
Una volta entrato nelle corde della società, questo approccio può servire anche a livello di business per operatori privati, che possono trarre beneficio nei confronti della concorrenza, per esempio, allestendo l'angolo Bimbi nei propri ristoranti. Per dimostrare che l'adeguamento dello spazio pubblico ai Bambini può avvenire anche solo attraverso l'impostazione culturale di una società (quindi anche in mancanza di risorse economi- che), sono stati portati due esempi: quello di Firenze, che oggi richiede necessariamente servizi per l'infanzia per il rilascio di determinate licenze pubbliche, operazione che oggi fa discutere ma che tra 20 anni avrà aggiornato culturalmente la visione di quegli esercenti, conferendogli una marcia in più rispetto alle altre città; e quello del Museo Uomo-Ambiente di Bazzano (Parma), un Museo della civiltà contadina costruito da professionisti di cultura pedagogica che hanno trasformato, attraverso la modalità gestionale, un museo dei nonni in un museo vissuto dai Bambini (e non solo).
Le finalità pratiche del Convegno avevano come obiettivo primo quello di incidere sulle future attività di chi ha compreso e condiviso l'impostazione, ed è stato dichiarato che nel prossimo allestimento del Museo dedicato all'artista cornigliese Elena Samperi, per il quale si era già pensato di allestire uno spazio Bimbi, si procederà senza indugio e con maggiori dettagli in quella direzione.
Stessa dichiarazione per la Collezione Civica di Sella, che sta iniziando ad intersecare alla raccolta permanente il "Museo per Bambini", mentre l'intervento teorico e pratico della scuola dell'Infanzia di San Polo d'Enza e delle esperienze partecipative di Montecchio Emilia hanno fornito spunti agli insegnati presenti per realizzare esperienze laboratoriali che possano sfociare anche, con il supporto dei professionisti, in manufatti artistici da inserire nello spazio pubblico per connotarlo. Uno spazio pubblico pensato per i Bambini è quindi migliore anche per gli adulti, da Disney-land a Legoland, dall'Ospedale dei Bambini al quartiere "Coriandoline", dal Museo esperienziale alle grandi mascotte che accolgono e guidano l'ospite, dai locali con lo spazio Bimbi alle iniziative ironiche che possono essere organizzate. In fondo, è stato ricordato che lo stesso Sigmund Freud sosteneva che quando si abbassano le barriere della coscienza, nell' adulto riemerge il Bambino, ed è forse per questo che la teoria funziona e si concretizza visibilmente nei parchi divertimento o nel Carnevale.
Infine, lo spazio pubblico adeguato ai Bambini è migliore anche per gli adulti, perché conferisce maggiori servizi per i genitori che possono così avere meno perplessità nell'avere figli, perché crea un legame forte tra Bambino e paese natale aiutando a combattere lo spopola- mento, perché è un luogo che stimola fantasia e ingegno e abitua a inventare soluzioni sempre nuove ai problemi della vita, fondamentale per combattere la crisi, perché abitua a vedere la vita con ottimismo proiettandola al futuro e perché conferisce allegria, dal momento che, come titolava un quotidiano qualche mese fa, "Anche la felicità ha il suo spread".

AMMINISTRATORI LOCALI CHE HANNO PARTECIPATO AL CONVEGNO:
Agostino Maggiali (Assessore al Turismo della Provincia di Parma)
Alessandro Garbasi (Sindaco di Neviano degli Arduini e relatore)
Giordano Bricoli (Vice Sindaco di Neviano degli Arduini)
Raffaella Devincenzi (Assessore di Neviano degli Arduini)
Francesco Ugolotti (Assessore di Neviano degli Arduini)
Andrea Costi (Vice Sindaco di Montecchio Emilia e relatore)
"...Obiettivo era quello di dimostrare ad amministratori e operatori del settore che uno spazio pubblico adeguato ai Bambini è migliore anche per gli adulti, per cui sono state presentate alcune delle migliori pratiche italiane che in tutti i settori hanno applicato questo principio ".
"... Oggi, nella maggior parte dei casi, lo spa-zio pubblico è pensato senza considerare le esigenze dei più piccoli, arrecan-do in questo modo danni anche agli adulti".
"L'Ospedale dei Bambini di Parma ha dimostrato che quello spazio pubblico, normalmente luogo delle paure e della sofferenza, se costruito con l'ottica del professionista applicata alla psicologia del Bambino, non solo lo aiuta a vivere meglio la malattia quale esperienza normale della vita, ma aiuta anche i genitori a superare il momento difficile ".
" ... allo Jorvik Viking Centre di York, si entra nel museo attraverso un simulatore che riporta indietro nel tempo, una giostra accompagna poi nel mondo dei Vichinghi e riconduce ai giorni nostri ... ".
"...il Museo Uomo-Ambiente di Bazzano (Parma), un Museo della civiltà contadina costruito da professionisti di cultura pedagogica che hanno
trasformato, attraverso la modalità gestionale, un museo dei nonni in un museo vissuto dai Bambini (e non solo)".