GLI ARTICOLI SU MONTEPIANO
Anno 5 - Numero 46
I CANTORI DELLE PIEVI: QUANDO LA VOCE DIVENTA MUSICA E LA MUSICA POESIA

Successo sempre maggiore per le "voci" di Neviano degli Arduini

di Francesca Bersani
La presenza dei cori sul territorio rappresenta sempre una esemplare forma di aggregazione, che sa unire in modo armonioso elementi di rigore ed altri di divertimento e grande libertà creativa.
Il rigore è insito nell'apprendimento, nell'esercizio della vocalità e nell'esigenza di modellare ogni singolo apporto in funzione di un risultato omogeneo ed unitario, mentre la libertà è peculiare degli aspetti interpretativi che possono spingersi sino alla vera e propria sperimentazione musicale. L’effetto di questi aspetti virtuosi poi, non è mai limitato ai soli cantori componenti del gruppo corale, ma sempre trascina numerosi appassionati che, con la loro presenza ed il loro entusiasmo,garantiscono il necessario sostegno all'attività artistica.
È questo, senz'altro, il caso del gruppo corale Cantori delle Pievi che ha sede a Neviano degli Arduini.
I Cantori delle Pievi sono una giovane formazione corale costituitasi nell'aprile del 2008. Il coro ha raccolto e sta portando avanti con passione e successo l'eredità impegnativa della tradizione del canto corale, che a Neviano è sempre stata particolarmente radicata.
Già dalla relazione della visita Vicariale del 1905 infatti, si evince l'importanza che anche allora doveva avere la presenza corale nella liturgia a Neviano e nelle frazioni circostanti. Le occasioni in cui i cantori venivano chiamati a cantare in altre Parrocchie erano soprattutto i matrimoni, i funerali e le sagre.
Un sonetto scritto nel 1912 da Innocenzo Mazza, riportato anche nel libro Canti dall’Appennino Parmense di Giacomo Monica, descrive con simpatia i componenti della corale di quegli anni. Il coro era allora, soprattutto, una forma di aggregazione e un momento di incontro che stemperava, alla sera, la fatica delle ore diurne passate al lavoro nei campi.
Negli anni '50 si costituiscono poi I Cantori di Neviano Alduini, il cui motore trainante era Icilio Ugolotti che negli anni tra 1948 e 1960 era organista e capo-cantore. Il repertorio del coro era prevalentemente costituito da messe quasi sempre a voci pari (la più eseguita era quella del Perosi).
Negli anni'60 del Novecento Icilio Ugolotti si trasferì aTraversetolo e il coro cessò la sua attività. In seguito non si costituì più alcun gruppo corale ad eccezione di un coro di voci bianche formatosi negli anni 1967-1970. Tra i suoi componenti erano presenti alcuni degli attuali membri dei Cantori delle Pievi (Mario Ugolotti, Francesco Ugolotti, Luigi Ugolotti).
Bisogna aspettare poi la fine dagli anni Settanta per trovare di nuovo la presenza di un gruppo corale strutturato; nel frattempo però la tradizione corale si era mantenuta grazie a diverse esperienze corali che, potendo contare sulla preziosa collaborazione dei maestri Fabiano Monica e Giacomo Monica, rifiorivano puntualmente con l'avvicinarsi delle festività natalizie per l’esecuzione degli immancabili canti della notte di Natale. Si ricorda anche l'istituzione di un corso di formazione corale alla fine degli anni '60. Nell'autunno del 1978 vede la nascita, sempre a Neviano, un gruppo decisamente strutturato, quale il Coro Montecastello, tuttora attivo, con sede a Parma, diretto fin dall'inizio dal maestro Giacomo Monica, con il preciso intento di proporre al pubblico i canti ispirati alla cultura popolare dell'Appennino parmense.
Il maestro Monica, oltre a dirigere il gruppo corale, ne alimenta il repertorio con brani che sono il frutto del suo lavoro di ricerca ed elaborazione musicale iniziato negli anni '70 a Neviano degli Arduini.
Tutto questo per capire quante belle testimonianze ci siano dietro i Cantori delle Pievi e quanta predisposizione in questa terra!
L’energia che si respira ascoltando i Cantori, quindi, non è data solo dalla bravura dei componenti, ma anche dalla loro storia. La giovane età e la spigliatezza poi li porta a conferire maggior vivacità alle interpretazioni dei brani, eseguiti sempre in modo semplice e diretto.
Molto giovane è anche la figura portante del coro, il maestro: Maria Chiara Ugolotti, classe 1986. Si è diplomata in pianoforte presso il Conservatorio A. Boito di Parma. Nonostante la giovane età, la sua maturità artistica è indiscussa. Inoltre l'intero gruppo ha molta stima e fiducia nei suoi confronti. Diversi cantori, infatti, in molteplici occasioni hanno dichiarato spontaneamente che Maria Chiara ha la capacità di estrapolare il lato canoro migliore di ogni componente portandolo a un costante e continuo miglioramento. Sotto la sua direzione il coro effettua le prove settimanalmente, utilizzando come sede la Sala Comunale della Musica. Il coro è iscritto all'ACP (l'Associazione che raggruppa i cori parmensi), ad AERCO e FENIARCO (associazioni analoghe in campo regionale e nazionale).
Il gruppo è costituito da circa25 coristi suddivisi nei canonici 4 reparti (soprani, contralti, tenori e bassi) e il filo conduttore che li lega è l'appartenenza al proprio territorio, ossia al comune di Neviano e alle sue frazioni (Scurano, Bazzano, Urzano, Quinzano). Il nome scelto vuole anche richiamare le tre Pievi medievali presenti nel comune: Sasso, Bazzano e Scurano. Già dal primo anno il gruppo si è impegnato a organizzare nel mese di maggio, in prossimità della Sagra delle Rose, manifestazione del paese, il CantiamMAGGIO, una Rassegna Corale avente lo scopo di far conoscere e apprezzare la ricchezza della coralità e di instaurare collaborazioni con altre realtà corali. Dal 2009 ad oggi hanno ospitato il Coro Canossa di Ciano d'Enza, il Coro Voci Lassù di Toano, il Coro Montenero di Ponte dell'Olio e il Coro CAI Mariotti di Parma.
Nel giugno 2011 i Cantori hanno dato vita alla prima Rassegna Corale L’Eco della Pieve insieme al Comune di San Polo d'Enza. L’evento, con lo scopo di valorizzare la musica antica dagli albori alla polifonia, ha avuto luogo nella Pieve di Caviano. La prima edizione ha visto la partecipazione della Schola Medievale del Coro Paer di Colorno e del gruppo strumentale Aemilia Felix Consort.
Il repertorio dei Cantori è in evoluzione continua e spazia da antichi brani di musica sacra e profana (in particolare  di  polifonia  rinascimentale) alle 
testimonianze popolare o ad autentici canti popolari armonizzati per coro attinti soprattutto dal ricco repertorio del canto armonizzato del coro della SAT di Trento che, in questo campo, ha avuto un ruolo pioneristico grazie alla collaborazione di grandi armonizzatori. Su questo esempio si è innestato il lavoro di altri armonizzatori come Bepi De Marzi, Marco Maiero e Giacomo Monica che hanno introdotto canti d'autore dando origine a nuovi filoni musicali. Queste interpretazioni hanno permesso al coro di proporre in concerto pagine scritte in stili ed epoche diverse, passando da una forma espressiva all'altra con grande varietà. Un mix di stili che, in soli tre anni dalla nascita, ha permesso al coro di partecipare ad importanti rassegne: la VII Rassegna Corale d'Autunno a Ciano d'Enza nel 2009; il concerto di apertura del festival di Mossale organizzato dal Coro Madonna della Neve nel 2010; la rassegna In... canto ospiti della Schola Cantorum di Podenzano (PC) e la 30a Rassegna Corale Venendo giù dai Monti presso il Conservatorio Nicolini di Piacenza tenuta dal Coro Montenero nel 2010; la XXIIa rassegna Itinerari di Musica Corale organizzata dal|' AERCO e tenutasi nell'Aula absidale di Santa Lucia a Bologna.
La loro passione e il loro impegno li porta costantemente a voler approfondire lo studio del canto e da questa ricerca continua è nata la volontà di intraprendere nuove strade, di fare nuove esperienze, confrontandosi con altre realtà canore per assimilare diverse tradizioni artistiche e per far conoscere la propria.
Per concretizzare questo loro obiettivo, i Cantori hanno iniziato a lavorare a un progetto di gemellaggio con altre realtà corali europee. Dalle loro parole si può ben comprendere lo spessore culturale di questo progetto: "Il grande patrimonio artistico che riceviamo in eredità dal passato dei territori dell'Europa è un tesoro per tutta l'umanità. Questo è il motivo che ci responsabilizza nel volerlo conservare e saperlo valorizzare per il futuro. Non silenziose vestigia lontane nel passato, ma doni eloquenti che parlano anche oggi e parlano a tutti con l'unico vocabolario universale della bellezza.
Quando poi la musica partecipa con altre espressioni artistiche al carattere di un territorio, di un'epoca, esprime un linguaggio autentico, portatore di valori unici ed irripetibili. Si avverte allora crescere in noi la capacità di cogliere la bellezza mentre si aprono inconsueti scenari nella profondità dell'animo, nella dimensione spirituale, facendoci cogliere ciò che di bello, buono e autentico l'uomo ha saputo creare e trasmettere".
Sicuramente da un'esperienza di scambio musicale/culturale di questo tipo il repertorio dei Cantori si arricchirà, raggiungendo sfumature inaspettate che il pubblico avrà modo di conoscere. Porteranno un tocco internazionale anche ai canti popolari comuni e già conosciuti conferendogli un'ulteriore impronta di originalità. Ma oltre ai progetti di studio e di lavoro, è importante sottolineare come il coro sia un ambiente sano e di coesione. Non c'è invidia o rivalità tra i cantori, ma solo amicizia e voglia di portare avanti degli obiettivi insieme.
Questo rapporto tra i vari componenti si rispecchia anche nell'incontro/confronto con altri cori. Ai concerti si respira sempre un'aria di ammirazione e di voglia di condividere esperienze portando a casa qualche arricchimento in più. Come nello sport, infatti, il sano confronto porta sempre a spingersi oltre e a migliorarsi.
Maria Chiara Ugolotti parla dell'ambiente corale in questi termini: "Cantare in coro vuol dire far musica seriamente pur non essendo musicisti e non avendo preparazione specifica; vuol dire scoprire repertori nuovi, in quanto ci si approccia a pagine musicali significative e ad autori importanti, si fa proprio un metodo di studio e ci si avvicina alle basi di teoria musicale e della storia della musica e delle tradizioni. Cantare in coro vuol dire anche condividere tante belle esperienze, conoscere altre realtà corali e divertirsi in gruppo e in amicizia nel fare qualcosa che porta grandi soddisfazioni ed emozioni!".
I Cantori sono così, grazie alla loro unione, passo dopo passo sono cresciuti sempre di più e continuano a crescere. Ne è la prova l'ambizioso progetto di gemellaggio che li rapporterà con
I'Europa.
In alto: i Cantori deile Pievi poco prima di una delle loro tante e applauditissime esibizioni.
Per avere maggiori informazioni sul progetto e per essere costantemente informati sui programmi e sulle esibizioni del coro è possibile consultare il sito internet: www.cantoridellepievi. it
Il coro STA CERCANDO NUOVE VOCI!!! Le prove vengono eseguite 4 volte al mese (più i concerti) nella Sala della Musica comunale a Neviano degli Arduini.
Il gruppo accoglie con gioia e amicizia qualsiasi persona abbia l'intenzione di avvicinarsi al canto corale, anche solo per curiosità!. Per info: maestro Maria Chiara Ugolotti maestro@cantoridellepievi.it oppure a info@ cantoridellepievi.it
Chi desidera assistere alle prove può recarsi, alle 17 del l8 marzo 2012, presso la Sala della Cultura a Neviano degli Arduini oppure contattare il coro o il maestro.
Per chi volesse seguire il coro in trasferta, i Cantori saranno a Patrignone - Ascoli Piceno il 2l e il 22 Aprile 2012. Ospiti della Corale Sancta Maria in Viminatu.
I Coristi
Soprani:
Cecilia Bertini, Giada Caviola, Chiara Folezzani, Paola Ilariuzzi, Manuela Lisoni, Francesca Ugolotti, Michela Ugolotti.
Contralti: Federica Dalcò, Mariadele Del Giudice, Serena Folezzani, Anna Galvani, Angela Ugolotti, Gistemma Ugolotti, Lara Ugolotti.
Tenori: Simone Araldi, Davide Dellagrossa, Paolo Terenzani, Mario Ugolotti, Andrea
Zucchellini.
Bassi: Luigi Corallini, Tommaso Galvani, Luigi Rossi, Peter Stawski, Francesco Ugolotti, Luigi Ugolotti.