GLI ARTICOLI SU MONTEPIANO
Anno 4 - Numero 36

SELLA DI LODRIGNANO,
DEMOLITO UN PEZZO DI STORIA DEL PAESE

Sparito l'ex cinema-sala da ballo "Astro" di Vittorio Bighetti

di Elio Grossi
Un glorioso pezzo di storia di Sella di Lodrignano è stato demolito nei giorni scorsi per iniziativa dei nuovi proprietari dell'immobile. "Se ne vanno tanti ricordi" commenta la gente del posto.
Quasi un secolo fa, nel 1919-‘20, un intraprendente personaggio, Vittorio Bighetti (scomparso nel 1972), proveniente dal Veneto, da San Donà del Piave, vi si era insediato, con la famiglia appena formata e vi aveva iniziato la sua attività da lavoratore autonomo.
La storia di Vittorio Bighetti, che aveva frequentato soltanto la terza elementare, ce la racconta la figlia, Linda, coniugata Fabbiani, che adesso abita nella vicina frazione di Ceretolo.
Prima di arrivare a Sella di Lodrignano, Vittorio (1894-1972), non ancora ventenne, aveva lavorato a Milano, nel Gruppo Giuseppe Muggia, su un vaporetto che, lungo il Po, da Milano, doveva portare legna in Romagna. Poi arrivò la Grande Guerra che lui combattè a pochi chilometri da casa sua.
Proprio negli anni del conflitto mondiale, al Gruppo Muggia furono cedute tutte le linee parmensi di 'tramvai', costruite negli anni precedenti da una società  anonima nazionale.
Vittorio Bighetti, appena rientrato dalla guerra, fu mandato a Sella di Lodrignano come operaio per seguire l'abbattimento di numerose e secolari querce che si trovavano lungo la breve strada  Sella-Lodrignano. Quel duro legno doveva servire per rinnovare le traversine della linea tramviaria Parma-Traversetolo che era stata inaugurata il 4 agosto 1894.
A Sella di Lodrignano (che allora, in gran parte, era ancora sotto la parrocchia di Mediano) Vittorio trovò il paradiso: si innamorò e ben presto sposò Maria Costa. Dal felice matrimonio sono nati due figli: Islando e Linda.
Ma Vittorio, che era pieno di talenti, vide subito le tante possibilità di lavoro che allora la zona offriva. Non solo la figlia Linda, ma anche il coetaneo Luigi Pellinghelli, che abita a Sella, ricordano Vittorio "come un uomo che sapeva fare un po' di tutto: elettricista, meccanico... E andava ovunque lo chiamavano, a tutte le ore". “ Di questa prima attività artigianale - dice Linda - un suo 'fiore all'occhiello' è stato il rivestimento in rame della guglia del campanile della chiesa di Lodrignano".
Intanto Vittorio pensava anche di ampliare la sua piccola abitazione: vi aprì un'osteria che dotò subito di una macchina da caffè: la prima ad arrivare nel Nevianese.
Vittorio era di larghe vedute. Andava a rifornirsi presso il grande magazzino Maffei di Parma e poco alla volta riempì il suo, a Sella, di tutto, quasi come quello di Maffei: dalle stoviglie alla ferramenta e quant'altro.
Così a Sella arrivava gente, per fare acquisti, da tutti i paesi attorno. Ma Vittorio non era ancora contento. "Si mise a fare anche l'ambulante - racconta sempre Linda - prima con un asino, poi con un cavallo e infine con un camioncino". Ma non è finita. Siamo negli anni Trenta. E i giovani (come prima e come dopo) vogliono ballare. E Vittorio costruisce una sala da ballo di 20 metri x 10 metri, compreso il palco profondo 4 metri. Si trattava di un locale nel quale spesso venivano proiettati anche i primi film in bianco e nero. Sala da ballo e cinema insieme presero il nome “Astro”. Vittorio fu anche il primo fotografo di tutta la media Val d'Enza, con macchina su treppiede e camera oscura: sviluppava da solo le sue foto.
È proprio la grande sala “Astro”, con la sua alta capriata in legno, che è appena stata demolita.
Non solo la figlia Linda, ma molti altri abitanti della zona ricordano anche un piccolo  pastificio che Vittorio aveva creato. "Venivano - rammentano - persone da Scurano con uova e farina bianca e ritornavano a casa la sera, con vari tipi di pasta (a seconda degli stampi usati) già essiccata”.
Vittorio aveva una mente versatile, inesauribile ed era un lavoratore instancabile. Nel suo magazzino, che a lui piaceva chiamare “emporio”, si potevano trovare anche calce, cemento e mattoni (di cui si riforniva dalla vicina fornace Formentini di Traversetolo) ed ancora concime e sementi per l'agricoltura. Accanto alla strada principale aveva pure installato un piccolo distributore di benzina e miscela.
Escogitava continuamente iniziative nuove per soddisfare le varie necessità, fossero quelle degli sfollati durante la seconda guerra mondiale o quelle dei primi villeggianti. Chiese ed ottenne la licenza per costruire 10 camere da letto... e Neviano ebbe la prima locanda con la trattoria annessa. Linda ci tiene molto a sottolineare che a quest'ultima iniziativa d'avanguardia contribuì parecchio Francesco ( o Andrea?) Borri, allora presidente dell'Ente Provinciale per il Turismo.
Tra le mille attività che Vittorio aveva iniziato c'era anche quella dell'edicolante. “Il pacco dei quotidiani, poco più di una decina - ricorda Linda - arrivava la sera, con la corriera, ed era compito mio andare in bicicletta in posta a Mediano, prendere il pacco e cominciare subito la distribuzione ai clienti abituali, però... prima del tramonto".

Poi per Vittorio cominciano i primi acciacchi e il figlio lslando continua l'attività, ma solo per un anno o due.
Per un po' di tempo la sala “Astro" resta chiusa e a Sella sembra tutto spento, senza vita.”Una sera - racconta Luigi Pellinghelli _ un gruppo di amici (Emiliano Camellini, Emilio Garulli e il sottoscritto) decidono di gestire personalmente la sala da ballo. Arrivano così a Sella diverse orchestre, come l'Azzurra di Traversetolo e Bragadini di Parma". Dopo qualche anno il gruppo di soci pensa di fare un passo più lungo. Lasciano la sala da ballo “Astro" di Sella e in mezzo al verde, il famoso Festival chiamato Sell Ball, da tempo chiuso anch’esso.
Nella foto in basso, sulla destra si nota il distributore di benzina avviato da Vittorio Bighetti nel centro di Sella di Lodrignano.
ln alto: il Caffè-locanda e il Cinema-sala da ballo “,Astro”, alcune delle tante attività commerciali promosse da Bighetti.
Vittorio Bighetti