GLI ARTICOLI SU MONTEPIANO
Anno 3 - Numero 28
LA NUOVA COLLEZIONE CIVICA D'ARTE DI
SELLA DI LODRIGNANO
Nasce un nuovo, grande centro museale sull'Appennino parmense
di Francesca Bersani e Alessandro Garbasi
Il 24 luglio sarà una data molto importante per la microstoria della media Val d'Enza e in particolare per il terrirorio di Neviano degli Arduini (Parma).
Sarà, infatti, il giorno che vedrà la nascita di un nuovo centro museale, una Collezione Civica d'Arte di tutto rispetto che comprende molti aspetti della produzione artistica dal XX secolo a oggi. Pittura, scultura, fotografia, collage, stampe e concettuale sono i tasselli di una storia che abbiamo voluto raccontare e condividere con i nostri compaesani e visitatori.
L'iniziativa si configura come il naturale sviluppo delle esposizioni annuali che da diversi anni stiamo portando avanti insieme al sindaco Giordano Bricoli e con la collaborazione, di volta in volta, di partner dìfferenti.
Teatro delle manifestazioni è ormai da alcune edizioni l'ex scuola elementare di Sella di Lodrignano, da qualche anno adibita a Centro Civico.
La sfida, molto ambiziosa e iniziata circa un anno e mezzo fa, era quella di allestire una collezione d'arte di livello senza gravare sulle risorse economiche del Comune, convinti che la cultura debba essere fatta e promulgata come strumento di arricchimento (in tutti i sensi) e non come onere. L'idea aveva iniziato a delinearsi tra i nostri progetti in seguito alla mostra del 2008 (vedi Monte Piano n. 9, dicembre 2008), grazie alla disponibilità dell'amico Manlio Gaddi, direttore dell'Archivio Storico Tono Zancanaro di Padova, a donare alcune opere del Maestro.
Il progetto è stato subito elaborato e presentato al Comune, che alla fine ci ha messo a disposizione il piano superiore del Centro Civico.
Alessandro Garbasi, che senso ha una collezione d'arte a Sella di Lodrignano?
"Vederla come una semplice collezione è decisamente riduttivo. Ciò che la rende di straordinaria importanza è il contesto nel quale si inserisce, certamente non banale, quello cioè di un piccolo paese di collina che non possedeva particolari attrattive. Questa Collezione diventerà così anche un motivo d'orgoglio e di identificazione per gli abitanti della media Val d'Enza e per il Comune stesso, poiché il suo interesse non sarà esclusivamente locale.
Lo possiamo affermare con sicurezza perché abbiamo un esempio concreto e virtuoso di queste dinamiche anche sul territorio, a Cedogno, conosciuto ormai in tutta Italia e non solo come "il paese dei lucchetti" grazie al,suo Museo (vedi MontePiano n.22, gennaio 2010).
Per noi si tratta di un nuovo morivo di esistere, perché ci permetterà di essere visitati e ricordati: è un nuovo biglietto da visita che porterà anche sviluppo economico nella misura in cui saremo bravi a valorizzarlo".
Spiegaci meglio che cosa intendi.
"Noi viviamo in una porzione di territorio ricca di attrazioni naturali e artistiche, ricca di storia, di borghi, di chiese, di castelli e, di recente, di musei. Penso all'area che va circa dalla Pietra di Bismantova a Rossena e Canossa, dalla Pieve di Sasso a Torrechiara.
A livello paesaggistico, grazie anche agli interventi umani, è senza dubbio una delle zone più belle d'Italia. Da qui nasce la convinzione che le potenzialità del territorio a livello turistico e di benessere per gli abitanti siano enormi, solo necessitano di una migliore organizzazione e promozione.
Se mi concentro su una fetta più limitata, prendiamo il Comune di Neviano, vedo che nel tempo questa convinzione sta emergendo sempre più anche nelle persone che fino a qualche tempo fa non davano peso all'argomento; questo grazie all'opera insistente e fondamentale di privati e associazioni culturali (prime tra tutte certamente il Centro Studi delle Valli del Termina e, più di recente, del Gruppo Culturale "Il Camino"). Queste iniziative, in aggiunta a quelle prettamente comunali, stanno diffondendo nelle persone l'amore per la propria terra e per la propria storia. Solo per fare un esempio, negli ultimi anni diversi privati hanno riconsegnato antichi cippi di confine che avevano sradicato dai campi per vederli ricollocati, dimostrando una nuova sensibilità che prima era latente.
In più, non può essere un caso che questo accada nel Nevianese, che è uno dei pochi comuni rurali a poter vantare già tre musei, oltre al quarto che stiamo presentando.
Insomma, ormai ci sono le condizioni perché un nuovo centro espositivo possa costituire il tassello mancante per fare del turismo un'arma importantissima per il nostro sviluppo economico e quindi per il nostro futuro".
Ma perché proprio una collezione d'arte e perché proprio a Sella"?
"Innanzi tutto perché è un settore che amiamo
molto, e poi perché mancava! Sella inoltre è collocata in un punto strategico, essendo al centro geografico del Comune e l'unico punto in cui si passa agevolmente dalla valle del Termina a quella dell'Enza.
Quindi un punto di passaggio che renderà la Collezione facilmente accessibile e visitata. Non da ultimo, è un modo virtuoso per impegnare una bella struttura civica altrimenti poco sfruttata. Non dimentichiamoci che viviamo in una zona che ha ospitato e che ospita tutt'ora persone di alta caratura culturale.
Se guardiamo a1 recente passato, troviamo artisti del calibro di Mario Schifano, Aldo Tagliaferro, Corrado Costa... Vorrei sottolineare questo aspetto perché in genere non ci si pensa a dovere: avete mai pensato quale importanza ha la presenza di un grande artista per il suo territorio? A maggior ragione se è piccolo e umile?
Significa per noi l'unico mezzo per entrare nei libri di storia. per essere conosciuti e non abbandonati!
Aprire una casa per artisti e spiegarla a tutti in modo da farla vivere ha lo stesso obiettivo, così come l'intervento di William Xerra che abbiamo fortemente voluto e che vedrà la luce nei prossimi giorni (ma non aggiungo altro!)".
Come immagini un possibile percorso turistico?
"Le possibilità sarebbero molteplici e su questo argomento sta lavorando da mesi il Centro Studi. Un esempio? Se rimaniamo sulla singola giornata e sui musei e le peculiarità architettoniche, possiamo immaginare il turista che arriva da Traversetolo già con il suo itinerario in mano: la prima tappa potrebbe essere Bazzano, con il Museo e il fonte battesimale medievale, poi Cedogno, con il borgo e il Museo dei Lucchetti, poi la strada porta a Sella, con la nuova Collezione Civica.
Qui è possibile anche fare rifornimento, e sulla strada che porta a Ceretolo è possibile trovare punti nei quali pranzare o bere un caffè. Il pomeriggio può iniziare da Scurano, con la Pieve, il borgo e la Bastia, poi Sasso, sempre con la Pieve, l'imperdibile panorama e il Museo della Resistenza.
Tornando verso Neviano ci si può fermare per la cena. Naturalmente tutto deve essere presentato a 'pacchetto'.
CALENDARIO EVENTI "PRIME ACQUISIZIONI", SELLA DI LODRIGNANO
Sabato 24 luglio ore 1 7,
Centro Civico: inaugurazione "Collezione Civica d'Arte" e Mostra Pittori, Scultori, Poeti, Fotografi non professionisti.
APERTURE: da mercoledì a domenica 16-.1 9, chiuso lunedì e martedì (altre disponibilità su prenotazione).
Mercoledì 28 luglio ore 21,
piazzetta: "Da Tokio a
Hiroshima", serata fotografica.
Mercoledì 4 agosto ore 21,
piazzetta: "Quadracordeon",
performance audio video-OTTO, con Oscar Accorsi e Mauro Casappa.
Sabato 7 agosto ore 1 7,
Centro Civico: Dialogo con il Maestro Castone Biggi.
Sabato 14 agosto ore 17,
Centro Civico: Dialogo con il Maestro William Xerra e chiusura mostra artisti non
professionisti.
INFO: 3299640668
alessandrogarbasi @l ibero. it
Piero Gauli, autoritratto, olio su carta.
Devo dire che è stata un'esperienza fantastica e vorremmo trasmetterla anche ai nostri compaesani. Infine, oltre alla donazione delle opere, abbiamo chiesto anche di avere parte nella scelta, considerando i rapporti che potevano instaurarsi con quelle già acquisite nell'ottica di una costruzione didattica adatta a fare scuola in galleria con Ie classi del comune".
Puoi approfondire questo aspetto?
"Sì, certo. Anche su sollecitazione delle insegnanti Raffaella Dall'Ara e Francesca Bigi, da diverso tempo stiamo valutando la possibilità di collaborare con le scuole locali per sviluppare progetti sull'arte a complemento di quelli da loro già avviati.
Grazie alla Collezione, pensiamo di iniziare dei cicli di scuola in galleria e di allestire dei laboratori artistici, forti anche degli accordi di massima che abbiamo preso con artisti quali Gianfranco Asveri e Sara Righi.
Le stanze che ospiteranno il museo erano infatti già state restaurate perché potessero essere destinate ad attività per ragazzi e credo che questo progerto possa fondere al meglio I'attività didattica e I'awicinamento all'arte da parte dei più giovani.
A proposito, stiamo raccogliendo anche un fondo di libri e riviste di arte contemporanea che saranno consultabili all'interno delle sale. Attualmente, con il Comune e gli insegnanti, stiamo lavorando per poter attivare anche questi servizi".
Come hai vissuto questa iniziativa?
"Al di là di ogni iniziale aspettativa, abbiamo avuto un grande riscontro.
Gli artisti che abbiamo coinvolto hanno aderito con grande entusiasmo, tanto è vero che alcuni hanno anche partecipato con più di un' opera.
Portando avanti il progetto ci siamo resi conto della grande umiltà di queste persone, dei veri professionisti, disposti a credere nelle potenzialità del Comune di Neviano e a dare fiducia a due ragazzi come noi (in certi casi eravamo perfetti sconosciuti) che si presentavano soltanto con un'idea, ma con tanta voglia di realizzarla.
Ad oggi, il Comune è entrato in possesso di una collezione d'arte di tutto rispetto che senza dubbio è destinata a crescere nei prossimi anni. Non so se la nostra iniziativa abbia del miracoloso, come ci ha detto qualcuno, certamente questa è la linea che perseguiremo anche nei prossimi anni, cercando sempre più di inserire la Collezione in un contesto utile al benessere degli abitanti e della media Val d'Enza".
Nell'attesa di poter sviluppare qualcosa anche a Urzano, c'è sempre la possibilità di scegliere percorsi alternativi, magari più naturalistici, quindi attraverso i sentieri, i crinali, il Monte Fuso, i marroni di Campora e quant'altro, per non parlare delle soluzioni promiscue e delle offerte su più giornate, che sicuramente alzerebbero il livello della qualità della vita sia per noi sia per i nostri villeggianti".
Francesca Bersani, vuoi raccontare come abbiamo cominciato la raccolta delle opere e com'è stato I'approccio con gli artisti?
"Anche tu ne sai qualcosa di quanto impegno e quanto tempo ci voglia per contattare gli artisti.. . e del pizzico di coraggio che serve per esporre un progetto che implica donazioni e che stiamo portando avanti praticamenre senza budget!.
La collezione ha avuto inizio da una donazione, e come tale dovevamo proseguirla.
Così abbiamo cominciato a contattare gli artisti che ci interessavano maggiormenre, siamo andati a trovarli nelle loro case o nei loro studi e abbiamo fatto sì che condividessero con noi il nostro progetto.
Claudio Spattini, Autoritratto con paesaggio, olio su tela, 2000.
Violante Garulli, Giosuè Delfante, olio su tavola, 1978.
TONO, anni 50, Santa Giustina in Prà, ristampa.