GLI ARTICOLI SU MONTEPIANO
Anno 2 - Numero 17

MUSEO UOMO AMBIENTE. IL TERRITORIO NEL TEMPO

A BAZZANO DI NEVIANO DEGLI ARDUINI. LA MAGIA DI UNA SOFFITTA CHE DIVENTA...MOSTRA D'ARTE.

di Desolina Ghirardi
Immaginate un luogo dove il tempo si è fermato.
Dove il giorno scorre lento e il ritmo della vita è scandito da quello della natura.
In quel luogo ogni cosa è presente anche se non c’è più, e il passato ritorna, nella fiamma di un camino o nel canto di chi ne ha conservato la memoria.
Così ritornano gli strumenti, i mestieri, così ritornano i cicli vitali, così ritorna la gente…
Il Museo Uomo Ambiente. Il territorio nel tempo di Bazzano è stato inaugurato il 14 dicembre 2003, all’interno di una casa torre del XIII secolo, posta nel centro storico del paese. L’immobile, di proprietà della famiglia Cantini, è stato concesso in uso gratuito al Comune di Neviano degli Arduini che ne ha curato il restauro con il finanziamento della Provincia di Parma e della Fondazione Cassa di Risparmio di Parma. L’attività del museo è curata e gestita dal Gruppo Culturale “Il Camino” che ha avuto in convenzione dal Comune di Neviano degli Arduini i locali restaurati ed ha sviluppato il progetto di un museo in cui fare entrare non solo gli oggetti della civiltà contadina, ma anche il territorio, il paesaggio, l’uomo.

PERCHE’ UN MUSEO A BAZZANO
La “voglia di museo” è nata grazie alla trentennale attività di ricerca sul territorio, condotta da alunni e insegnanti della locale scuola primaria. Scrive Adriano Cappellini, dirigente scolastico, nella prefazione della pubblicazione  D’uve antiche: “…è ricerca vera…è andare alla scoperta di aspetti autentici del loro paese, è dunque ritrovarne le radici e, da ultimo, riappropriarsene”. Più recentemente a questa attività si è affiancata la ricerca di un gruppo di appassionati ricercatori del Gruppo Culturale “Il Camino”.

GLI ALLESTIMENTI
Nei locali vengono allestiti percorsi periodici a tema della durata di circa due anni. Ciò è  possibile grazie al fatto che gli oggetti che entrano nel museo sono concessi in comodato dagli abitanti del paese, restano lì per tutto il tempo necessario poi tornano dove sono rimasti per tanto tempo, in una casa, in una stalla, in un fienile… Questa scelta è dettata dal fatto che in nessun modo si vuole impoverire il territorio e dalla consapevolezza che l’originalità e la ricchezza di questo museo sono determinate dalla straordinaria interazione con la popolazione.
Gli allestimenti attuali sviluppano il percorso della lavorazione della canapa e quello sulla cultura del vino.

Si tratta di montaggi museali che coinvolgono il visitatore non solo sul piano conoscitivo delle tecniche di coltura e di realizzazione di prodotti a partire dalla canapa e dall’uva, ma ne compromettono la sfera delle sensazioni, imponendo il gusto della scoperta, e vogliono permettere al visitatore, sia esso bambino o adulto, di potersi creare la propria narrazione attraverso un rapporto interattivo con ciò che vede, tocca, usa, assapora, ascolta….
“…immaginando la relazione con persone appartenenti ad altre generazioni, sviluppando fattivamente l’idea di entrare in una casa non morta ove il camino è acceso, i canti s’odono ancora, gli attrezzi appaiono come fossero stati appena usati e il visitatore può continuare a farlo, insomma la gente è lì, solo manca come fosse appena uscita per sbrigare qualche faccenda, prender la legna, un po’ di lavori nell’orto, ma poi si torna a casa e saranno profumi di cibo” (Adriano Cappellini)
Ecco allora che, appena entrati, i visitatori vengono avvolti da immagini e canti, incontrano oggetti che interagiscono con loro, che parlano perché diventano attori di un percorso, che consentono a ciascuno di seguire il filo della propria memoria e della propria esperienza.

I PERCORSI DIDATTICI
I percorsi didattici sono pensati per gli alunni delle scuole dell’infanzia e della scuola primaria
ØLa canapa - “Segui  il  filo  della  nonna: percorso  sensoriale  nella  casa di  nonna  Gina”
ØDalla vite al vino - Colori,  profumi,  sapori….….nel  museo  e  fuori….  nel  presente  e  nel  passato…
Così la responsabile dell’attività didattica, Antonella Ghirardi, racconta in un articolo pubblicato su Ambientinfanzia (ed. Spaggiari) l’esperienza che vivono i bambini e le bambine che entrano nel museo accompagnate da Uvolotto Canapini, il personaggio inventato proprio per loro.
Una cantina, una stanza della nonna …un museo, ecco gli ingredienti  per  fare  un  salto  dove  le parole non riescono a raccontare, ma gli oggetti e l’ambiente parlano.
Lì i bambini trovano odori, colori, gusti, materiali e rumori che avvolgono e catturano magicamente..
Il gioco è facile se il bambino si sente immerso tutto intero in questa esperienza, la visita alla casa- museo si snoda utilizzando contemporaneamente i cinque sensi, in questo modo il piccolo visitatore può impossessarsi della sua esperienza”.

IL MUSEO LUOGO D’INCONTRO
Il museo è stato pensato, e così continua a svilupparsi e a crescere, come luogo di incontro. Qui i bambini incontrano nonni che costruiscono giocattoli, giocano, lavorano, raccontano, chi vuole imparare antiche abilità e scoprire la gioia di vedere nascere dalle proprie mani un cesto, una scopa, una tela…, incontra chi, nell’infanzia ha imparato a sua volta da una nonna o da un nonno. Qui si incontrano le persone che, in quelle che abbiamo chiamato
“Serate all’osteria”, ritrovano davanti un fumante piatto di riz e verzi, la gioia di cantare insieme e di trasmettere questa gioia ai giovani del paese.
Qui, davanti al camino, il centro della casa contadina, ci si incontra per “Le chiacchierate” che possono essere d’arte, di letteratura, di antropologia, di musica…

MAGIA DI UNA SOFFITTA
La soffitta del museo è da sempre il luogo magico da cui bimbi e adulti fanno fatica a staccarsi, è il luogo in cui si può giocare con il frumento o rivivere attraverso alcuni oggetti momenti che tornano alla memoria dolcemente e intensamente.
Questo luogo magico diventa, due volte all’anno, mostra d’arte. Da 19 luglio al 20 agosto sarà aperta al pubblico la mostra “Miei cari qual millennio è adesso nel nostro cortile?”: saranno ospitate tre opere ispirate al mondo contadino; nel periodo natalizio, quando Bazzano si trasforma nel Paese dei Presepi, sarà visitabile la mostra “Nel silenzio della Notte Santa”.

IL FUTURO
Tutti coloro che, con tanta passione, operano nel Gruppo Culturale “Il Camino” vogliono estendere sempre più la possibilità che  il Museo Uomo Ambiente sia luogo di incontro, di ricerca, di attività e, sempre più, cerniera di integrazione tra il paesaggio agricolo e quello attuale con lo sguardo rivolto verso il futuro.
La porta di fili nella "Casa di nonna Gina"
Il museo è un luogo d'incontro; attorno al tavolo si ritova la voglia di cantare insieme.
"Una cantina, una stanza della nonna... un museo, ecco gli ingredienti per fare un salto dove la parole non riescono a raccontare, ma gli oggetti e l'ambiente parlano.