GLI ARTICOLI SU MONTEPIANO
Anno 6° - Numero 68
PARMA: MOSTRA PERSONALE DI BAGS
SCULPTURES DI FRANCESCA BERSANI
20 pezzi esposti presso la "Ghillani Arredamenti" di via Repubblica 80/d
Inaugurata a Parma il 26 ottobre scorso, resterà aperta fino al 31 dicembre la personale di bags sculprures di Francesca Bersani, allestita presso il centro arredamenti Galliani di via Repubblica, l'azienda di Nevi ano degli Arduini che si è distinta nel settore per il gusto raffinato, l'eleganza e l'attenzione all'arte e al designo
Oggetto dell'esposizione non saranno più i dipinti della 28enne pittrice piacentina, di indubbio interesse e già noti attraverso tante mostre in Italia e all'estero, tra cui le personali di Castell'Arquato (Piacenza), Sella di Lodrignano (Parma), Pontremoli (Massa) e Parma, le collettive di Milano, Tarascon (Francia), Berlino e Roma, attraverso le presenze all'interno di collezioni come la Civica d'Arre Contemporanea di Sella di Lodrignano e il Museum in Motion di San Pietro in Cerro (Piacenza), oltre alle pitture murali del centro parrocchiale di Roveleto di Cadeo (Piacenza).
Questa volta, saranno in mostra le bags sculptures della neonata ditta che reca il nome dell' artista stessa. Borsette di pelle, da un certo punto di vista, opere d'arte utilizzabili dall'altro.
Progettate, ritagliate, bucate e cucite rigorosamente a mano, le bags sculptures di Francesca Bersani costituiscono una linea innovativa e decisamente accattivante anche in relazione al concetto di opera d'arte, proponendosi all'intersezione del mondo della moda con quelli del collezionismo d'arte e del designo
In questo caso, l'opera d'arte non è al servizio dell'industria, come accade nel design, non è più solo qualcosa da ammirare, come nel caso del dipinto, della scultura, dell'installazione, non è più utile solo a far star bene l' osservatore, ma è questo e altro ancora: bella, utile, unica.
Ogni bags è infatti un pezzo unico nel solco della più autentica tradizione artistica italiana: sulle superfici colorate della pelle sono cuciti gli eleganti uomini con il cilindro tipici delle atmosfere dei quadri, lunghe figure formalmente eredi della tradizione che dalle "ombre della sera" etrusche arrivano fino a Giacometti, originando tuttavia, più che da celebri antenati, dallo studio sull'ombra condotto dall'artista piacentina fin dagli esordi post liceali.
La linea estiva propone invece un altro personaggio della storia di Francesca Bersani, quel "Germano" che conferisce un volto al marchio registrato e che recita da protagonista nel teatro di Roveleto, paese dell'artista.
È dalla scuola che risale la passione di Francesca Bersani per la lavorazione del cuoio, attitudine certo innata ma sviluppata anche attraverso le esperienze maturate insieme alla nonna materna: aveva 11 anni quando frequentò un corso per la lavorazione del cuoio e le regalarono la prima fustella.
Da allora la produzione, da sempre patchwork, si è evoluta notevolmente in ordine all'eleganza, il tratto distintivo e parola chiave di questa nuova marca che si affaccia curiosamente sul mercato con 20 pezzi soltanto. "Francesca Bersani'" ottiene l'eleganza dalle linee, dai disegni astratti delle cuciture, dalla scelta dei colori e delle superfici delle pelli e dai suoi personaggi, e la funzionalità dalla capienza dissimulata e dalla caparbietà dei prodotti.
Ogni linea è individuata con un nome di donna mutuato dalla storia o dal mito, perché la borsetta - come dice Bersani - è donna.
"Ogni linea è individuata con un nome di donna mutuato dalla storia o dal mito".
In alto due delle bags sculptures realizzate da Francesca Bersani
La pittrice Francesca Bersani